Dolore cingolo pelvico
in gravidanza e nel post parto
La gravidanza spesso si accompagna a dolore a livello lombare (50% delle donne) e del bacino o cingolo pelvico (22% delle donne); queste condizioni possono essere spesso invalidanti e limitare i movimenti e le attività quotidiane. È più frequente nel secondo trimestre, ma può insorgere anche in altri periodi della gravidanza o nell’immediato post parto. Solitamente peggiora con la stazione eretta e migliora con il riposo. [1]
In questo articolo affronteremo in particolare il dolore del cingolo pelvico che comprende il dolore alle articolazioni lombosacrali, sacroiliache e alla sinfisi pubica. Può subentrare inoltre una diastasi della sinfisi pubica durante la gravidanza o dopo il parto ed è necessario fare una diagnosi differenziale con un’osteoporosi transitoria, osteonecrosi e fratture della testa del femore (molto rare).[2,3]
Le cause
La gravidanza porta a delle modificazioni fisiche e ormonali che aumentano il rischio di problematiche muscolo scheletriche. Tra le principali cause:
il movimento asimmetrico del cingolo pelvico, anomalie della biomeccanica e\o ipermobilità a livello articolare;
l’aumento della relaxina (maggiore nelle donne con più dolore);[4]
precedenti traumatismi come cadute o fratture all’area pelvica;
sovrappeso
predisposizioni genetiche e dolore nelle gravidanze precedenti.
Il dolore durante la gravidanza, se non adeguatamente trattato, può spesso continuare o ripresentarsi nel post parto; per questo è importante riuscire a gestirlo al meglio ed evitare che cronicizzi.[5] La cronicizzazione del dolore può portare infatti ad un circolo vizioso di depressione, influenza dello stato di salute generale e alterazione della percezione del dolore stesso.
Cosa fare: consigli generali
riposare più frequentemente
sedersi per vestirsi
salire le scale prima con la gamba meno dolente
evitare di di sedersi a gambe incrociate
non sollevare pesi
sdraiarsi su un fianco posizionando un cuscino in mezzo alle gambe
fare attività fisica salvo controindicazioni del curante (gravidanze a rischio)[6]
L'esercizio fisico in gravidanza aiuta a ridurre il rischio di parto operativo[7] e diminuisce il dolore lombare e pelvico nel post parto[6]. E' inoltre raccomandato per garantire una maggiore capacità cardiorespiratoria, per prevenire l'incontinenza urinaria, diminuire la depressione, migliorare il controllo del peso e, in caso di diabete gestazionale, diminuire il ricorso all'insulina. Si consiglia un'intensità lieve o moderata per donne sedentarie prima della gravidanza e un'intensità elevata per donne attive effettuando esercizi aerobici e un leggero rinforzo almeno tre volte a settimana.[8]
Cosa fare: riabilitazione specifica
Esercizi mirati di stabilizzazione e rinforzo garantiscono una riduzione del dolore e un aumento della funzionalità nelle attività quotidiane[9]:
- Rinforzo muscolatura pelvica
- Rinforzo stabilizzatori del tronco e del cingolo pelvico
- Core stablity
Dopo un'attenta valutazione da parte del professionista si procede con gli esercizi mirati. Al dolore del bacino spesso sono associate un’iperattività e\o una minore resistenza della muscolatura pelvica e un timing di attivazione alterato durante il movimento; si associa inoltre debolezza dell’otturatore interno e dell’elevatore dell’ano e problemi di incontinenza.[10,11]
Cosa fare: utilizzo della cintura pelvica
La cintura pelvica. se usata quotidianamente per qualche ora prima e dopo il parto, diminuisce e previene il dolore al cingolo pelvico [12, 13, 18]. Il suo uso, abbinato agli esercizi, ne aumenta l'efficacia per il controllo e riduzione del dolore [14] e migliora la stabilità durante la deambulazione e diminuisce l’attività del retto femorale diminuendo il dolore dell’articolazione sacroiliaca.[15]
La cintura pelvica Diminuisce l’attività del quadrato dei lombi e aumenta l’attività del medio gluteo e del multifido lombare.[16]
La cintura pelvica, diminuisce l'attività muscolare del retto femorale e del quadrato dei lombi e aumenta quella del medio gluteo e del multifido lombare[17,16]; per questo motivo aumenta la simmetria nel movimento, migliora la stabilità e diminuisce il dolore.